ANDREA PINCHI
Nasce nel 1967 in una famiglia di noti costruttori e restauratori di organi a canne. Giovanissimo diventa designer degli strumenti di suo padre Guido, tra i più significativi dei quali: Duomo di Arezzo, Kusatsu Concert Hall in Giappone, Tempio della Consolazione di Todi ed Aula Liturgica San Pio di Petrelcina in collaborazione con Renzo Piano. Si occupa inoltre del restauro degli organi storici sino al 2014. Oggi continua l’attività di designer per suo fratello Claudio.
Inizia a dipingere da bambino con il pittore Nereo Ferraris (1911-1975) compagno della zia, Maria Pia Pinchi, figura fondamentale per la sua formazione culturale ed artistica. Tra il 1989 ed il 1996 è in contatto con Aurelio De Felice (1915-1996) dal quale accoglie il suggerimento ad intraprendere la ricerca del proprio mondo espressivo che lo conduce a quello che Maurizio Coccia definirà nel 2011 il Pincbau, ovvero la costruzione di opere attraverso il riutilizzo dei materiali provenienti da antichi organi musicali o da quelli della propria famiglia, cosa che avviene a partire dal 2005.
Dal 2011 ad oggi ha esposto a Bari, Basilea, Bruxelles, Como, Firenze, Foligno, Madrid, Milano, Prato, Roma, Spoleto,Treviso,Verona in collettive e personali. Ha partecipato alla 54 Biennale di Venezia e fatto mostre istituzionali come al Museo di Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto, Palazzo Della Penna di Perugia ed al Complesso Monumentale del Vittoriano a Roma.
Si sono occupati di lui: Alessandra Bertuzzi, Francesca Briganti, Marta Calcagno, Sabina Caligiani, Maurizio Coccia, Lauretta Colonnelli, Noemi De Simone, Vittoria Garibaldi, Lucia Genga, Roberta Macchia, Sveva Manfredi Zavaglia, Gianluca Marziani, Stefano Masi, Valeria Molaioli, Irene Niosi, Matteo Pacini, Vittorio Sgarbi, Chiara Silvestri, Clarissa Sirci, Claudio Strinati, Alessia Vergari.
Le sue opere sono in musei, fondazioni e collezioni private a Bari, Bonn, Basilea, Bruxelles, Dubai, Firenze, Foligno, Liegi, Madrid, Milano, New York, Padova, Roma, Spoleto e Teheran.
Vive e lavora a Roma nel suo studio di Piazza Campitelli.